Riattivare risorse per gestire problemi, soluzioni, obiettivi, decisioni.
Col Coaching non portiamo avanti solo una metodologia di sviluppo del potenziale e del campo d’azione organizzativo e individuale, di fatto è in tutto e per tutto un progetto di alleanza strategica per il supporto al raggiungimento di obiettivi concordati.
Ogni Coach si dona ad una stretta partnership dove la velocità della fiducia costituisce un driver importante per il cambiamento verso più alti standard di integrità, identità e soddisfazione. L’Executive Coaching, secondo il nostro modello, si basa sulla metodologia scientifica dell’Autoefficacia da sviluppare come campo di allenamento costante verso un obiettivo specifico.
Sviluppare l’opportunità di un miglioramento strutturale del proprio stile di vita , della
propria efficacia comunicativa, delle proprie relazioni professionali e personali richiede una vera e
propria pianificazione di attività.
- Goal setting: La ri-costruzione della architettura dei propri obiettivi sperimentati sul campo attraverso l’utilizzo pieno delle proprie potenzialità opportunamente individuate;
- Accelerazione del cambiamento: Attraverso la stimolazione e l’accompagnamento all’azione intesa come allenamento;
- Stabilizzare cicli di feedback strutturati: Strumenti di crescita innovativa ed autentica.
Ogni percorso di Coaching conduce a mete spesso imprevedibili ed a risultati extra-ordinari, una percentuale pari almeno all’80% degli individui che decidono di usufruire del servizio si dichiara soddisfatto del risultato conseguito.
- Accelerazione dei risultati: Il Coaching è indicato quando il tempo per il raggiungimento di un determinato obiettivo è limitato e caratterizzato da scadenze; il metodo è funzionale grazie ad un piano d’azione dettagliato come fase obbligatoria del modello;
- Conseguimento di risultati extra ordinari: risultati che se non opportunamente stimolati da un professionista attraverso lo sviluppo di nuovi punti di vista e nuove azioni, potrebbero essere prevedibili perché dettati da schemi mentali conosciuti, seppur validi e funzionali;
- Cambiamento delle credenze nucleari: Che portano a nuovi spazi di pensiero, riconoscimento delle emozioni e nuovi spazi d’azione, il tutto grazie all’esplorazione di nuovi paradigmi, la messa in discussione di altri, in particolare di quelli disfunzionali che generano credenze limitanti.
Gli approcci utilizzati maggiormente per i percorsi di Coaching sono quello Ontologico –Trasformazionale, quello GROW e il modello Umanistico basato sulla Psicologia positiva di Seligman.
- Ontologico – Trasformazionale: È il modello della EEC, la Scuola Europea di Coaching, si fonda sull’ontologia del linguaggio (studio dell’essere attraverso il linguaggio), parte dal presupposto che la costruzione della realtà parte dalle nostre conversazioni, siano esse pubbliche o private. È partendo dagli atti del linguaggio o verbi performativi (Austin, 1940),
che il Coaching guida gli individui e le organizzazioni a produrre azioni che trasformano la realtà. Quando parliamo di atti del linguaggio ci riferiamo in particolare alle azioniche riguardano richieste, offerte, promesse, dichiarazioni e affermazioni. - GROW: Goals (Obiettivi); Reality (Analisi della situazione attuale); Options (Analisi delle possibilità); Way (Modalità d’Azione). È il modello istituito da John Withmore, lo scopo è quello di accompagnare il Coachee ad ottenere la massima consapevolezza del proprio potenziale, portandolo ad accedere a risorse nascoste o poco usate.
- Umanistico: Il metodo si differenzia dagli altri modelli e metodologie di coaching perchè ha come fine la centralità della persona e l’allenamento allo sviluppo del talento, partendo dalle potenzialità lavorando sui principi della self determination theory e agendo sui tre pilastri della autorganizzazione relativi all’autonomia, alla competenza e relazionalità.
Lo scopo dei nostri Progetti
Puntiamo allo sviluppo di obiettivi e al raggiungimento di risultati extra-ordinari