Dipende o non dipende da me? Gli Stili di Attribuzione
Vi siete mai chiesti a chi attribuiamo la maggior parte delle cose che ci accadono, delle decisioni che prendiamo, dei motivi che ci fanno compiere un’azione piuttosto che un’altra.
Gli stili di di attribuzione sono dei costrutti spesso sottovalutati, che in realtà governano il nostro pensare ed il nostro agire più di quanto crediamo.
Quando parliamo di stili di attribuzione non possiamo non citare Julian Rotter, psicologo statunitense, che ha teorizzato il concetto di “luogo del controllo”, ideando un modello dal nostro punto di vista estremamente esplicativo ed efficace, nonostante la sua semplicità.
ll concetto di locus of control viene espresso su due poli: interiorità ed esteriorità. Chi ha locus of control interno attribuisce i risultati ottenuti alle proprie capacità, chi ha locus of control esterno attribuisce le conseguenze di alcune azioni a circostanze incontrollabili.
Si potrebbe definire il locus of control come una disposizione mentale o un atteggiamento attraverso cui si possono influenzare le proprie azioni, ed i risultati che ne derivano.
É così che il locus of control, si distingue in interno ed esterno. Chi crede di avere pieno controllo della propria vita, sostenendo che sono le proprie azioni a modificare il corso degli eventi, ha un locus of control interno.
Al contrario, le persone che attribuiscono il loro successo o il fallimento a cause esterne, poco controllabili e imprevedibili, hanno un locus of control esterno.
Gli effetti del tipo di locus of control sulla vita degli individui sembrano dunque prevedibili: coloro che presentano un locus of control interno sono certi di possedere competenze altamente specifiche che li rende in grado di raggiungere standard molto elevati, credono che ogni azione abbia delle conseguenze e che per questo, per modificare gli esiti, è necessario esercitare un controllo rigoroso.
Chi ha un locus of control interno mostra conoscenze e skills che consentono di affrontare al meglio le situazioni e i problemi; pensa di poter raggiungere gli obiettivi prefissati, non teme la fatica ma crede che per ottenere i risultati desiderati, si deve puntare su sforzo e sacrificio.
Chi presenta un locus of control esterno, invece, ritiene che le conseguenze di alcune azioni siano dovute a circostanze esterne, per questo pensa che le cose che accadono nella vita siano fuori dal proprio controllo e che le azioni messe in atto siano solo il risultato di fattori non gestibili, come il destino e la fortuna.
Persone con un locus of control esterno tendono a dare la colpa al destino o agli altri, piuttosto che a loro stessi, per i risultati ottenuti.
D’altra parte, non bisogna dimenticare che non ci sono persone che possiedono soltanto locus interno o esclusivamente quello esterno, ma la maggior parte di noi, mostra una combinazione dei due tipi di locus of control.
Queste persone, indicate col termine bi-loci, si mostrano più capaci di gestire lo stress, fanno fronte alle difficoltà in maniera più efficace, sono in grado di assumersi maggiori responsabilità e raggiungono gli obiettivi con minori disagi emotivi.
Abbiamo provato a sintetizzarlo in questo semplice schema:
Riconoscere con quale locus of control stiamo affrontando ogni situazione che la vita ci pone davanti, potrebbe aiutarci a prendere decisioni e risolvere i problemi nel modo più funzionale per noi stessi.
Riconoscere la misura di quanto in una determinata situazione può essere sotto il nostro controllo, può restituirci la consapevolezza di una possibilità di azione o di non azione, che generalmente viene ripagata in termini di risultati e maggiore serenità.
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