Ti rispetto, bifolco! | Humanev®

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È successo!

Sono stato insultato

Sapevo che prima o poi qualcuno avrebbe sentenziato sul mio modo di comunicare.

La comunità scientifica a cui appartengo mi aveva avvisato: se allarghi la comunicazione e passi a Facebook (da Medium o da LinkedIn dove stavo di solito), preparati al peggio.

Invece vi dirò: sto avendo comunque il meglio!

É successo nel modo più scontato e mi ha perfino fatto divertire, perché so bene che ad esporsi si corrono dei rischi, e so bene di avere sufficiente scaltrezza da poter reggere. Non mi sarei mai esposto, se non fosse così.

Non voglio giudicare la presunta mancanza di competenze sociali della persona che l’ha fatto.

Voglio condividere una riflessione su un concetto preciso:

La libertà di poter essere semplicemente quello che si è.

Perché il “parla come magni” quel Signore, l’ha emesso con leggerezza, non contemplando il fatto che io possa realmente “magnare” e vivere esattamente come parlo.

Ed invece è proprio così!

E sapesse questo Signore cosa ho dovuto magnare prima, quanti bocconi amari, campi minati, trabocchetti, ostacoli sacrifici con bonus di lacrime e sudore, abbia dovuto affrontare per potermi garantire il livello di istruzione che mi sta permettendo di parlare, lavorare e “magnare” in questo modo.

Ma queste pre-riflessioni non vengono mai fatte prima di formulare delle opinioni.

Il Signore nella sua aspra critica ad una parte della mia biografia: “𝐀𝐢𝐮𝐭𝐨 𝐚 𝐜𝐨𝐬𝐭𝐫𝐮𝐢𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐬𝐮𝐥𝐭𝐚𝐭𝐢 𝐩𝐫𝐨𝐟𝐞𝐬𝐬𝐢𝐨𝐧𝐚𝐥𝐢”, non ha minimamente contemplato che possano esistere figure consulenziali dedicate interamente alle relazioni di aiuto, potenziamento e orientamento realizzativo nel campo professionale.

Anche qui confermo: mi nutro di quello, “magno con quello”, è esattamente quello che faccio.

Non ho intenzione di smettere perché so che il mondo è pieno di persone che hanno voglia di costruirsi una vita professionale ed in generale una vita solida e gratificante.

Sono quelle persone che “𝐧𝐨𝐧 𝐠𝐥𝐢𝐞𝐥𝐚 𝐝𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐬𝐮”.

Quelle persone che hanno la totale padronanza delle loro scelte e che decidono costantemente di non rinunciare a costruirsi qualcosa di meglio, anziché passare la vita a guardare cosa fanno, cosa dicono e come comunicano gli altri, esprimendo giudizi sgrammaticati, arroganti, privi di qualsiasi osservazione oggettiva.

E quanto mi dispiace pensare che è molto probabile che queste tipologie di persone potrebbero non avere la possibilità di essere affiancate da figure professionali dedicate al loro sviluppo, né tantomeno di avere conversazioni costruttive con ciò che altro da loro.

Lo ribadisco: il nostro valore come persone è pari al valore che diamo agli altri attraverso le nostre opinioni e il modo in cui le offriamo al mondo.

Sono uno strenuo sostenitore del 𝐥𝐢𝐧𝐠𝐮𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐠𝐞𝐧𝐞𝐫𝐚 𝐫𝐞𝐚𝐥𝐭𝐚̀ (come diceva il buon Ludwig Wittengstein), e no, non mi piegherò davanti a questo tipo di giudizi.

Sono sempre più convinto da che parte stare.

Ti rispetto, bifolco, che sicuramente starai leggendo: hai fatto scelte diverse dalle mie, ma se vivi e pensi in quel modo, è probabile che tu sia nel posto sbagliato e qui leggerai cose che ti repelleranno.

Impariamo ad elaborare i giudizi altrui, anche i più aspri, mastichiamoli e sentiamone il sapore, se proprio non è un sapore da cui traiamo anche il minimo gusto, se sentiamo che qualcosa ci può essere utile, proviamo a digerirlo anche se un po’ pesante. Se proprio il sapore è troppo sgradevole, sputiamolo impietosamente, perchè in quel momento non ci serve!

Tutto questo ci aiuterà i primi passi di un salto evolutivo.

Alla prossima

Davide

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Davide Etzi

Psicologo del lavoro e delle organizzazioni, Economista aziendale, Executive Coach PCC ICF –  Founder di Humanev® (Persone, Processi e Profitti, per esseri Umani ed Evoluti)

Ci vediamo su LinkedIn: https://www.linkedin.com/in/davideetzi/

 

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