Come leggiamo la realtà
Il modello della percezione sociale e degli stereotipi
Da tempo in HCC Coaching Solutions, utilizziamo un modello che apre importanti riflessioni nella progettazione ed erogazione dei nostri programmi di sviluppo in azienda. Oggi abbiamo deciso di condividerlo con chi ci legge.
A nostro parere è un modello particolarmente riuscito: lo consideriamo una della basi con cui l’essere umano legge ed interpreta la realtà sociale, e costrutto importante sia per comprendere l’origine e la gestione dei conflitti, sia per comprendere i pilastri delle politiche di Diversity & Inclusion. Stiamo parlando del “modello del contenuto degli stereotipi“.
Pregiudizio come strumento veloce di lettura della realtà
Proprio come per tutti gli animali, anche gli uomini hanno bisogno di determinare in poco tempo se l’altro è amico o nemico, quindi, quelli che chiamiamo “pregiudizi” e che ci sembrano di fatto connotati negativi di un tratto di personalità, altro non sono che uno strumento “veloce” di lettura e comprensione della realtà.
Nel modello (semplificato) degli stereotipi e pregiudizi, che dobbiamo in particolare agli studi della Psicologa sociale statunitense Susan Fiske, spesso, i membri dell’outgroup ( “gli altri” ) sono giudicati competenti, ma privi di calore; oppure sono percepiti come caldi, ma incompetenti.
Sembra quindi che con il livello percepito di competenza e calore noi formuliamo un giudizio immediato sugli altri e sulla base di quello applichiamo l’etichetta.
Il modello
Secondo questa teoria, le valutazioni alla base delle cognizioni sociali scaturiscono dalla combinazione tra calore e la competenza.
Il calore viene inteso come una predisposizione positiva verso una classe di persone, di eventi o di oggetti, manifestando affetto e benevolenza, che motiva ad assumere comportamenti di accoglienza e di tolleranza, favorendo l’integrazione.
Invece, la competenza, in questo modello, viene intesa come abilità, che pur essendo un attributo positivo, potrebbe suscitare atteggiamenti negativi, in quanto suscita timori e ansie, per il confronto e la competizione che ne potrebbero derivare.
Questo fattore potrebbe, infatti, motivare un atteggiamento di intolleranza, causato dall’invidia e dalla sensazione di minaccia. La combinazione del calore e della competenza delinea 4 tipologie di stereotipo e pregiudizio, abbiamo preparato un breve schema riassuntivo del modello e lo pubblicheremo nei prossimi giorni sulle nostre pagine social (LinkedIn, Facebook, Instagram e Twitter).
Una modalità universale
Purtroppo, i risultati sperimentali degli studi cominciati nel 2005 e che ancora proseguono dando valenza scientifica al modello teorico, mostrano come gli esseri umani mettano in atto un meccanismo compensatorio tra competenza e calore, ovvero quando un oggetto sociale è percepito come molto competente tenderà ad essere percepito come poco caloroso e viceversa.
Questo meccanismo di compensazione è accentuato nel caso in cui nel contesto comparativo sia presente un gruppo dalle caratteristiche opposte, ma soprattutto pare sia una modalità universale perché frutto di studi cross-culturali.
Le combinazioni estreme, caratterizzate da entrambi i fattori, entrambi a livello basso o entrambi a livello alto, sono più rare, proprio perché prevale il meccanismo compensatorio tra competenza e calore. Infatti, quando una categoria è percepita come molto competente, tenderà ad essere percepita come poco calorosa e viceversa e questo vale anche nella formazione di un’opinione su un singolo soggetto.
Il tutto è dovuto a motivazioni evoluzionistiche, dettate dalla necessità di comprendere velocemente se un altro membro della specie fosse un amico o un nemico, così da predisporre la strategia di azione e di relazione più funzionale alla propria sopravvivenza.
La nostra mission
Questa interpretazione teorica è uno dei capisaldi dei Valori di HCC Coaching Solutions , la utilizziamo come strumento per la creazione di spazi di riflessione che ci portano continuamente e mettere in discussione la realtà che percepiamo di primo impatto, per ampliare i punti di vista e mettere in campo nuove possibilità di azione.
Vi offriamo volentieri un piccolo contributo sperando di dar modo a chi leggerà queste poche righe, di aprire due minuti di riflessione e di allinearsi verso una mission che ci appartiene: quella di creare una società più responsabile, più aperta ed inclusiva, più pronta e reattiva, ed organizzazioni più efficienti ed attente alla sostenibilità delle persone, dei processi e dei profitti.
Mission che stiamo mettendo in campo attraverso dei programmi di empowerment e sviluppo tarati sugli obiettivi organizzativi ed individuali.
Non vediamo l’ora di poter condividere ancora dei contenuti sperando naturalmente di incontrarVi nel nostro cammino personale e professionale.
Davide Etzi – Managing Partner – HCC Coaching Solutions